Perché non puoi portare cibo da casa in un locale? “Il motivo non è quello che pensi”

Esiste uno specifico divieto riguardante la possibilità di portare cibo da casa in un ristorante o in un locale. Il motivo non è la voglia del titolare di avere maggiore profitto: in merito, infatti, ci sono specifiche normative da rispettare.

Portare cibo da casa in un ristorante o in un locale può sembrare una pratica innocua, soprattutto se si vuole risparmiare o si ha un piatto preferito. Tuttavia, la realtà è che la maggior parte dei titolari di esercizi pubblici non può permettere ai clienti di consumare cibi esterni all’interno del locale, non per un semplice desiderio di profitto, ma per precise normative di legge. Le regole sanitarie in vigore sono concepite per proteggere la salute dei clienti e garantire standard di igiene e sicurezza alimentare. Ne ha parlato, in un video pubblicato di recente, l’avvocato Angelo Greco.

I locali sono soggetti a rigidi controlli e norme che regolano ogni aspetto della gestione degli alimenti, dalla conservazione alla preparazione, fino alla somministrazione. Consentire l’ingresso di alimenti esterni mette a rischio l’intera catena di sicurezza su cui si basa l’attività, complicando il compito del ristoratore e potenzialmente esponendolo a sanzioni legali o a rischi per la salute dei clienti.

 

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La legge e la sicurezza alimentare

Portare cibo da casa in un locale: una pratica vietata dalla legge
È un modo per tutelare la sicurezza alimentare

La normativa igienico-sanitaria italiana, in linea con le direttive dell’Unione Europea, impone standard precisi che devono essere rispettati da chiunque fornisca cibo al pubblico. Ogni locale deve assicurarsi che i prodotti serviti siano conformi a standard di tracciabilità, preparazione e conservazione definiti, sotto la supervisione delle autorità sanitarie competenti. Portare alimenti da casa, che non sono stati controllati da personale autorizzato, può compromettere la sicurezza alimentare del locale.

Questo significa che, se un cliente introduce del cibo esterno e si ammala, il ristorante può essere ritenuto responsabile, anche se non ha avuto alcun coinvolgimento nella preparazione di quel cibo. Le implicazioni legali di un caso simile potrebbero essere significative, sia in termini di multe che di potenziali chiusure temporanee o permanenti del locale.

Rischi per la salute sul cibo portato da casa in un locale

Un altro motivo per cui la legge vieta di portare cibo da casa nei locali è legato alla prevenzione delle contaminazioni incrociate. Gli alimenti preparati esternamente possono contenere batteri o allergeni non segnalati, che, una volta introdotti in un ambiente dove si preparano e si servono altri cibi, possono causare problemi di salute gravi. Ad esempio, un piatto preparato a casa potrebbe essere entrato in contatto con ingredienti a cui altre persone potrebbero essere allergiche, senza che il personale del locale sia a conoscenza della situazione.

Responsabilità del titolare

Contrariamente a quanto molti possano pensare, la decisione di non consentire cibi esterni non è una questione di profitto personale. Il titolare del locale è responsabile non solo della qualità dei prodotti che serve, ma anche di ogni aspetto che coinvolga la salute dei suoi clienti. Consentire il consumo di cibo portato da fuori significherebbe perdere il controllo sulle condizioni igieniche, mettendo a rischio la propria licenza e reputazione.

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