Reflusso gastroesofageo, la causa insospettabile da non sottovalutare: di cosa potrebbe trattarsi realmente

Alimentazione poco sana e non solo: una delle possibili cause del reflusso gastroesofageo è spesso troppo sottovalutata. Il reflusso, infatti, potrebbe essere conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che colpisce molte persone in tutto il mondo, causando una serie di sintomi fastidiosi come bruciore di stomaco, rigurgito acido e disagio digestivo. La causa principale di questo problema è il malfunzionamento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco. Un aspetto meno noto riguarda i farmaci che possono contribuire all’insorgenza o al peggioramento del reflusso gastrico.

Alcuni trattamenti farmacologici, sebbene necessari per la gestione di diverse condizioni di salute, possono alterare la funzione dello sfintere esofageo inferiore o irritare la mucosa gastrointestinale. Tra questi ci sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS), i farmaci per l’ipertensione, per l’asma, le benzodiazepine, gli oppiacei e alcuni medicinali usati per la disfunzione erettile. Questo articolo esplorerà come e perché questi farmaci possono portare al reflusso gastrico e quali precauzioni si possono prendere per evitare i rischi associati a questi effetti collaterali: ne ha parlato, in un video, il dottor Stefano Briganti, farmacista.

Il reflusso gastroesofageo come effetto collaterale di alcuni farmaci

Quando il reflusso gastroesofageo è un effetto laterale dei farmaci
Quali farmaci sono in grado di causarlo

FANS e reflusso gastroesofageo

Gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene e il naprossene, sono ampiamente utilizzati per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Tuttavia, il loro uso prolungato può danneggiare la mucosa dello stomaco e dell’esofago, predisponendo al reflusso. Questi farmaci inibiscono la produzione di prostaglandine, sostanze chimiche che proteggono la mucosa gastrica. La diminuzione della protezione gastrica aumenta il rischio di irritazione, che può favorire il reflusso acido.

Farmaci per l’ipertensione

Alcuni farmaci per il trattamento dell’ipertensione, come i calcio-antagonisti e i beta-bloccanti, possono contribuire al reflusso. I calcio-antagonisti, ad esempio, rilassano la muscolatura liscia, comprese le pareti dello sfintere esofageo inferiore, la valvola che impedisce al contenuto gastrico di risalire nell’esofago. Questo rilassamento può facilitare il reflusso. I beta-bloccanti, pur non essendo direttamente legati al reflusso, possono ridurre la produzione di saliva, che ha un effetto protettivo nell’esofago.

Farmaci per l’asma

I farmaci utilizzati per trattare l’asma, in particolare i broncodilatatori come i beta-agonisti, possono avere un impatto negativo sulla funzione dello sfintere esofageo inferiore. Questi farmaci rilassano i muscoli delle vie aeree per facilitare la respirazione, ma possono avere un effetto simile sulla valvola esofagea. Così va ad aumentare il rischio di reflusso. Inoltre, gli steroidi inalatori possono irritare la mucosa gastrointestinale, contribuendo ulteriormente al disturbo.

Benzodiazepine e oppiacei

Le benzodiazepine, usate per trattare l’ansia e l’insonnia, e gli oppiacei, impiegati per il controllo del dolore, sono farmaci che possono rilassare eccessivamente la muscolatura liscia, inclusi i muscoli dello sfintere esofageo inferiore. Questo rilassamento facilita il reflusso del contenuto gastrico verso l’esofago. Inoltre, gli oppiacei riducono la motilità intestinale, causando ritardi nella digestione e favorendo l’insorgenza di reflusso.

Farmaci per la disfunzione erettile

Alcuni farmaci per la disfunzione erettile, in particolare gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come il sildenafil), possono contribuire al reflusso gastrico. Sebbene questi farmaci siano efficaci nel trattare i problemi di erezione, il loro effetto di rilassamento muscolare può influenzare anche lo sfintere esofageo inferiore, permettendo al contenuto acido dello stomaco di risalire nell’esofago.

Prevenzione e gestione

Per le persone che assumono farmaci che possono contribuire al reflusso gastrico, è importante consultare il medico per esplorare alternative terapeutiche o strategie per ridurre il rischio di effetti collaterali. Potrebbe essere utile modificare il dosaggio, scegliere farmaci alternativi o aggiungere trattamenti per proteggere la mucosa gastrointestinale. Inoltre, modifiche nello stile di vita, come evitare pasti abbondanti prima di coricarsi e ridurre l’assunzione di cibi irritanti, possono fare una grande differenza nella gestione del reflusso gastrico.

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