Le luci si riaccendono e la passerella di New York torna a brillare con il grandioso ritorno di Tyra Banks, simbolo di un’epoca d’oro del fashion. La sorpresa? Un leggendario marchio di lingerie che fa il suo rientro dopo anni di silenzio, promettendo non solo una sfilata carica di nostalgia, ma anche un impegno rinnovato nei confronti dell’inclusione.
Dopo una pausa di sei anni, un’iconica griffe di lingerie ha ripreso il suo posto sotto i riflettori della Grande Mela, portando con sé una ventata di rinnovamento. L’evento, tanto atteso, ha puntato sulla fusione perfetta tra nostalgia e innovazione, tutto sotto l’egida dell’apertura culturale e dell’inclusione.
Non sono mancate le ali scintillanti, la musica evocativa e un messaggio potente di cambiamento, celebrando così la trasformazione del brand senza però relegare nel dimenticatoio ciò che lo ha portato alla fama. E tra le sorprese più piacevoli figura senza dubbio il rientro della celebre Tyra Banks, la top model che aveva incantato il mondo con le sue ali nel 1998 e ora torna a calcare la passerella dopo ben 19 anni di assenza, ricevendo una pioggia di applausi.
Il trionfale ritorno di Tyra Banks e l’approccio innovativo del brand
Al fianco di Tyra, altre icone delle passerelle passate, come la magnifica Adriana Lima, hanno fatto bella mostra di sé, questa volta ispirandosi alla commedia “How to Be Single” del 2016. Il brand, un tempo oggetto di critiche per il suo limitato riflesso della diversità, ha ora posato gli occhi su un approccio più eclettico e vario nell’assortimento dei suoi modelli.
Una rientrante Gigi Hadid ha condiviso l’emozione di far parte di questa storica svolta, mentre nomi affermati come Candice Swanepoel e Imaan Hammam hanno diviso la scena con nuovi talenti, come Devyn García e Paloma Elsesser, che si fanno portavoce di una bellezza più inclusiva nel mondo del fashion.
Un’esperienza concerto-mode: dal vivo con un pizzico di tecnologia
L’atmosfera è stata ulteriormente riscaldata grazie alla presenza di performance musicali al femminile. La mitica Cher ha ipnotizzato il pubblico con alcuni dei suoi pezzi più noti, mentre il fresco contributo di Tyla e la splendida Lisa delle Blackpink hanno amalgamato generi musicali eterogenei, creando la colonna sonora perfetta per le sfilate.
E non solo si è festeggiato il grande ritorno a New York, ma è stata anche l’occasione per introdurre elementi tecnologici avanzati che hanno reso l’esperienza ancor più avvincente. La realtà aumentata e gli effetti audiovisivi hanno trasformato la sfilata in un vero e proprio show innovativo, che ha saputo coniugare la nostalgia per i vecchi tempi a un’apertura verso il futuro.
Per Victoria’s Secret, tornare alla ribalta è stato un modo per riallacciare legami con il pubblico di lunga data e, al contempo, intrigare e affascinare una nuova generazione di fan. Dalla prima edizione nel 1995, il Victoria’s Secret Fashion Show si è imposto come un punto di riferimento non solo nel settore moda, ma anche nella cultura popolare. Quest’anno, a dimostrazione che il cambiamento non significa per forza abbandonare le proprie radici, il Fashion Show 2024 ha reso evidente che si può evolvere e sfavillare di nuova luce, rimanendo sempre fedeli all’essenza che ha fatto del brand un vero e proprio simbolo di stile.
“La bellezza non è nel viso; la bellezza è una luce nel cuore”, affermava Kahlil Gibran, e il Victoria’s Secret Fashion Show 2024 sembra aver fatto proprio questo insegnamento, aprendo le porte a una nuova era dove la bellezza si misura non solo in centimetri e numeri, ma nell’inclusione e nella diversità.
Il ritorno di Tyra Banks e la presenza di volti noti come Adriana Lima e Gigi Hadid hanno sicuramente riacceso i riflettori sull’evento, ma è l’inclusione di modelle come Devyn García e Paloma Elsesser, che rappresentano una bellezza fuori dagli schemi tradizionali, a segnare un vero punto di svolta.
La direzione intrapresa da Victoria’s Secret, con l’obiettivo di celebrare “tutte le donne”, rappresenta un importante passo avanti nell’industria della moda, dimostrando che il glamour e l’eleganza non sono prerogative di una singola taglia o forma. Questa edizione dello show non è stata solo una sfilata di moda, ma un manifesto di come il concetto di bellezza stia finalmente evolvendo verso un orizzonte più ampio e inclusivo, in linea con le aspettative di una società che cambia.